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Roma imbarazzante a Bergamo: 3-0
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Roma imbarazzante a Bergamo: 3-0
ROMA (15 febbraio) - Roma a Bergamo, un brutto sogno al termine del quale i giallorossi si svegliano più lontani dalla zona Champions anche se i pareggi di Genoa, Fiorentina e Juventus lasciano ampio spazio alle ambizioni giallorosse. Netta e meritata la vittoria dell'Atalanta con tre gol rifiliati ad una Roma imbarazzante in difesa e impalpabile negli altri reparti. Rallenta anche la Juventus fermata in casa dalla Samp ma con una ripresa furente e pali e traverse all'attivo. Grande Fiorentina sul campo del Genoa: da 3-0 a 3-3. La squadra di Prandelli resta al quarto posto. Cagliari ben oltre la salvezza: il successo col Lecce lo proietta in zona Uefa. Finiscono in parità Reggina-Palermo, Siena-Udinese e Chievo-Catania.
Atalanta-Roma. Sette minuti di terrore e la Roma crolla a Bergamo con l'Atalanta. Dopo un primo tempo senza grandi sussulti, la squadra di Del Neri impone una dura lezione ai giallorossi che ad inizio ripresa subiscono tre reti in 7 minuti. Atalanta in vantaggio all'8' con Capelli e doppietta di Doni all'11 e al 15', con la retroguardia della squadra di Spalletti in bambola completa.
La Roma a Bergamo andava a caccia di punti pesanti per avvicinarsi ulteriormente al 4° posto, ma è andato tutto storto, anche se il pareggio tra Genoa e Fiorentina, non allontana troppo i giallorossi dalla zona Champions. La Roma resta a 40 punti ad uno dal Genoa e a due dalla Fiorentina, quarta. Rispetto alla gara con il Genoa, Spalletti deve rinunciare a Cicinho, infortunato, e Taddei, squalificato, e allora copra la fascia destra inserendo Motta e spostando Perrotta. In mezzo si rivede Pizarro, che ha vinto il ballottaggio con Baptista. Vucinic ha recuperato dal fastidio al ginocchio ed è al suo posto, vicino a Totti. I giallorossi nel primo tempo si sono visto solo in qualche ripartenza, lasciando la manovra all'Atalanta che ha sfiorato il vantaggio con due conclusioni dalla distanza con Ferriera Pinto e Padoin e con un colpo di testa di Manfredini. Per la Roma appena un paio di conclusioni pericolose di Totti e un salvataggio di Ferriera Pinto su Vucinic a due passi da Consigli.
Nella ripresa cambia tutto: all'8' vantaggio nerazzurro. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo nasce una mischia, il pallone finisce a Capelli che con un destro incrociato batte Doni. La Roma crolla, passano appena tre minuti e l'Atalanta raddoppia: Padoin dalla sinistra serve Doni che in scivolata batte l'estremo difensore giallorosso, anticipando Mexes e Juan. Al 15' arriva la terza rete, e la doppietta per Doni, che semina il panico sulla sinistra, si accentra e di destro scarica in porta battendo ancora l'estremo difensore giallorosso. La Roma abbozza una reazione, con Perrotta e con Baptista, entrato al posto di Pizarro, ma ormai è troppo tardi e chiude anche in dieci per l'espulsione proprio di Perrotta che rimedia due cartellini in cinque minuti e salterà anche la gara di Siena, come De Rossi che era diffidato ed è stato ammonito.
Atalanta-Roma 3-0
Atalanta (4-4-2): Consigli; Garics, Capelli, T. Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Guarente, Padoin, Valdes (al 26' st. Parravicini); C. Doni (al 21' st. Plasmati), Floccari (al 42' st. Defendi). A disp. Coppola, Peluso, Pellegrino, Cerci. All. Del Neri
Roma (4-4-2): Doni; Motta, Mexes, Juan, Tonetto; Perrotta, De Rossi, Pizarro (al 14' st. Baptista), Brighi; Totti, Vucinic. A disp. Artur, Loria, Diamoutene, Filipe Ribeiro, Bertolacci, Montella. All. Spalletti
Arbitro: Morganti
Marcatori: all'8' st. Capelli, all'11' e al 15' st. Doni
Note: espulso Perrotta al 44' st. per doppio giallo.
Juventus-Sampdoria. Il primo gol del 2009 di Amauri serve decisamente poco alla Juve, fermata sull'1-1 da una Samp arrembante ma anche fortunata. Che sblocca il risultato con Pazzini (geniale l'assist di Cassano), ma poi soffre, subisce il pari dei bianconeri e si salva solo per caso, con pali e traverse a favore sulle conclusioni di Nedved (due) e del solito Del Piero. Una giornata storta per la Juventus che gioca come sa, ma forse con poca cattiveria. E si salva affidandosi ai suoi uomini più esperti, i campioni che nonostante tutto ancora credono nello scudetto. La coppia Pazzini-Cassano in avvio incanta l'Olimpico con un'azione da manuale: verticalizzazione del barese e destro vincente dell'ex viola. Buffon è battuto. La Juve è in salute e per niente disposta a subire. Sfortuna sfacciata quella che si accanisce con Nedved che al 40' salta Castellazzi ma calcia sul palo, e due minuti dopo di testa, gira sulla traversa una bella punizione di Tiago.
Nella ripresa Ranieri si gioca la carta Giovinco, che va a sinistra con Nedved spostato al centro. Una soluzione che rende decisamente più fluida la manovra bianconera, anche se è la Samp a sfiorare il raddoppio con un traversone di Cassano deviato sul palo da Molinaro. È la svolta della partita, perché pochi minuti dopo il legno del barese, arriva il pari bianconero con Amauri (non segnava dallo scorso 21 dicembre, ndr), che di testa mette alle spalle di Castellazzi un traversone da sinistra di Giovinco. Ma non basta, perché la Juve vuole tener vivo il campionato. Vuole i tre punti, ma quando Del Piero su calcio di punizione centra la seconda traversa della giornata, capisce che la giornata non è quella giusta. Finisce 1-1, e la festa è tutta blucerchiata.
Juventus-Sampdoria 1-1
Juventus (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro; Camoranesi (23' st Marchionni), Tiago (44' st Marchisio), Poulsen (1' st Giovinco), Nedved; Del Piero, Amauri. A disp. Manninger, Chiellini, Ariaudo, Ekdal. All. Ranieri
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello (25' st Ferri), Raggi (13' st Da Costa); Padalino, Sammarco, Palombo, D. Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano (31' st Ziegler). A disp. Mirante, Dessena, Mustacchio, Marilungo. All. Mazzarri
Arbitro: Orsato
Marcatori: 11' pt Pazzini, 16' st Amauri
Genoa-Fiorentina. Incredibile ma vero: il Genoa pareggia una gara dominata per 56 minuti subendo la rete del 3-3 di Mutu a pochi secondi dal fischio finale, dopo quattro minuti di recupero. I rossoblu, in dieci dalla mezz'ora del primo tempo, avevano archiviato la gara con la Fiorentina all'11 della ripresa quando Milito su rigore, portava a 3 le reti di vantaggio sui viola. Con un bottino del genere nessuno poteva immaginare un finale così rocambolesco determinato da una veemente reazione da parte della squadra di Prandelli capace di rimontare il pesante passivo fino al pareggio finale. Protagonista del pari, Adrian Mutu, autore di una doppietta. «Eravamo giù per terra, poi siamo stati bravi a crederci. Loro hanno giocato benissimo – ha detto l'attaccante viola – e nel primo tempo il Genoa è stato strepitoso. Noi, però, abbiamo avuto più cuore e più carattere».
Genoa-Fiorentina 3-3
Genoa (3-4-3): Rubinho; Biava, Ferrari, Bocchetti; M. Rossi (32' st Vanden Borre), Thiago Motta, Juric, Criscito; Mesto (24' st Papastathopoulos), Milito, Palladino (1' st Milanetto). A disp. Scarpi, Modesto, Olivera, Jankovic. All. Gasperini.
Fiorentina (4-3-3): S. Frey; Comotto (32' st Bonazzoli), Gamberini, Dainelli, Vargas; Kuzmanovic (8' st Semioli), Donadel, Montolivo; Jovetic; Gilardino, Mutu. A disp. Storari, Zauri, Pasqual, Kroldrup, Gobbi. All. Prandelli.
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 12' pt Thiago Motta, 38' pt Palladino, 11' st rig. Milito, 15' st rig., 35' st e 49' st Mutu.
Note: espulso al 30' pt Biava per doppia ammonizione.
Reggina-Palermo. La Reggina fa poker, di pareggi, mentre il Palermo interrompe la striscia di due sconfitte lontano dal Barbera. Un risultato che serve a poco, soprattutto ai calabresi che guadagnano un punto solo sul Lecce. Risultato sostanzialmente giusto anche se è stato il Palermo a fare la partita mentre la Reggina si è limitata a difendere.
Reggina-Palermo 0-0
Reggina (3-5-2): Campagnolo (34' pt Puggioni), Cirillo, Valdez, Santos, Krajcik (7' st Sestu), Barreto, Carmona, Barillà (18' st Hallfredsson), Costa, Di Gennaro, Corradi. A disp, Alvarez, Cascione, Rakic, Stuani. All. Orlandi.
Palermo (4-3-1-2): Amelia, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Guana (43' st Savini), Liverani,
Migliaccio, Simplicio, Cavani (47' st Tedesco), Miccoli (31' st Succi). A disp. Ujkani, Cossentino, Misuraca, Morganella. All. Ballardini.
Arbitro: Ayroldi
Siena-Udinese. Tutto nella ripresa: Maccarone porta in vantaggio i bianconeri toscani (ribadendo in rete un rigore respinto da Handanovic) e Di Natale segna il pari. Maccarone e Di Natale. Botta e risposta e 1-1 tra Siena e Udinese. Sempre loro. Il primo in otto giorni è tornato protagonista con due gol, l'azzurro invece è andato a segno per la terza volta nelle quattro partite della rinascita della squadra di Marino.
Siena-Udinese 1-1
Siena (4-3-3): Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (1' st M. Coppola), Galloppa; Maccarone, Ghezzal, Amoruso (1' st Kharja). A disp. Eleftheropoulos, A. Rossi, Ficagna, Jarolim, Calaiò. All. Giampaolo.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Ferronetti (12' pt Zapata), Coda, Felipe, Pasquale; Inler, Obodo, Asamoah; Pepe (17' st Sanchez), Quagliarella, Di Natale (42' st Isla). A disp. Belardi,
Domizzi, Zimling, Floro Flores. All. Marino.
Arbitro: Pinzani
Marcatori: 5' st Maccarone , 27' st Di Natale
Chievo-Catania. Zenga stava già festeggiando il successo quando Colucci (era il secondo minuto di recupero) ha insaccato la rete del pari. I siciliani non vincono in trasferta da quasi due anni e dopo il rigore in avvio realizzato da Ledesma e tanto catenaccio, per gli etnei sembrava arrivata la giornata della vittoria. Invece la volontà e e la voglia di rivincita di Colucci, un ex, ha regalato il pari.
Chievo-Catania 1-1
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Morero (39' st Bogdani), Scardina, Mantovani; Luciano (28' st M. Esposito), Rigoni (40' pt G. Colucci), Italiano; Pinzi; Makinwa, Pellissier. A disp. Squizzi, Moro, Sardo, Marcolini. All. Di Carlo.
Catania (4-5-1): Bizzarri; Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano (27' st Silvestri); Izco (18' st Martinez), Biagianti, P. Ledesma, Baiocco, Gia. Tedesco; Morimoto (41' st Carboni). A disp. Kosicky, Llama, Mascara, Paolucci. All. Zenga.
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 10' pt rig. Ledesma, 47' st Colucci
Cagliari-Lecce. Il Cagliari batte il Lecce e vola al settimo posto. I sardi vincono 2-0 in casa e approfittano del mezzo passo falso del Palermo, fermato in trasferta dalla Reggina. Pareggi anche in Chievo-Catania e Siena-Udinese. Al Sant'Elia, i sardi conquistano i tre punti grazie a due gol messi a segno nella ripresa. Il risultato si sblocca subito dopo l'intervallo: sugli sviluppi di un corner, la palla arriva sui piedi di Fini, che beffa Benussi con un destro al volo. Il gol della sicurezza lo segna Matri nel quarto ed ultimo minuto di recupero: l'attaccante, subentrato ad Acquafresca al 69', finalizza un'azione di contropiede del Cagliari con un sinistro che passa sotto le gambe di Benussi e termina in rete.
Cagliari-Lecce 2-0
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; F. Pisano, Canini, Bianco, Agostini; Fini, Conti, Parola (36' st Lazzari); Cossu; Acquafresca (24' st Matri), Jeda. A disp. Lupatelli, Matheu, Astori, Ragatzu, Mancosu. All. Allegri
Lecce (4-3-1-2): Benussi; Polenghi (39' st Papadopoulos), Stendardo, Fabiano, Giuliatto; Edinho, Zanchetta (16' st Papa Waigo), Ariatti; Giacomazzi; Castillo (10' st Tiribocchi), Cacia. A disp. Rosati, Schiavi, Angelo, Ardito. All. Beretta
Arbitro: Stefanini
Marcatori: 4' st Fini, 49' st Matri
Domenica
Atalanta-Roma 3-0
6' st Cappelli, 10' st Doni, 13' st Doni
Cagliari-Lecce 2-0
3' st Fini, 47' st Matri
Chievo-Catania 1-1
8' pt Ledesma (rigore), 47' st Colucci
Genoa-Fiorentina 3-3
11' pt Motta, 37' pt Palladino, 8' st Milito (rigore), 10' st Mutu (rigore), 35' st Mutu, 47' st Mutu
Juventus-Sampdoria 1-1
9' pt Pazzini, 16' st Amauri
Reggina-Palermo 0-0
Siena-Udinese 1-1
4' st Maccarone, 26' st Di Natale
Inter-Milan 2-1
29' pt Adriano, 43' pt Stankovic, 26' st Pato
Gli anticipi di sabato
Lazio-Torino 1-1
Napoli-Bologna 1-1
Classifica
Inter 56
Juventus 47
Milan 45
Fiorentina 42
Genoa 41
Roma 40
Cagliari 37
Palermo, Atalanta 36
Napoli 35
Lazio 32
Udinese 31
Catania, Siena 27
Sampdoria 26
Bologna 23
Lecce 22
Torino, Chievo 20
Reggina 16
Atalanta-Roma. Sette minuti di terrore e la Roma crolla a Bergamo con l'Atalanta. Dopo un primo tempo senza grandi sussulti, la squadra di Del Neri impone una dura lezione ai giallorossi che ad inizio ripresa subiscono tre reti in 7 minuti. Atalanta in vantaggio all'8' con Capelli e doppietta di Doni all'11 e al 15', con la retroguardia della squadra di Spalletti in bambola completa.
La Roma a Bergamo andava a caccia di punti pesanti per avvicinarsi ulteriormente al 4° posto, ma è andato tutto storto, anche se il pareggio tra Genoa e Fiorentina, non allontana troppo i giallorossi dalla zona Champions. La Roma resta a 40 punti ad uno dal Genoa e a due dalla Fiorentina, quarta. Rispetto alla gara con il Genoa, Spalletti deve rinunciare a Cicinho, infortunato, e Taddei, squalificato, e allora copra la fascia destra inserendo Motta e spostando Perrotta. In mezzo si rivede Pizarro, che ha vinto il ballottaggio con Baptista. Vucinic ha recuperato dal fastidio al ginocchio ed è al suo posto, vicino a Totti. I giallorossi nel primo tempo si sono visto solo in qualche ripartenza, lasciando la manovra all'Atalanta che ha sfiorato il vantaggio con due conclusioni dalla distanza con Ferriera Pinto e Padoin e con un colpo di testa di Manfredini. Per la Roma appena un paio di conclusioni pericolose di Totti e un salvataggio di Ferriera Pinto su Vucinic a due passi da Consigli.
Nella ripresa cambia tutto: all'8' vantaggio nerazzurro. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo nasce una mischia, il pallone finisce a Capelli che con un destro incrociato batte Doni. La Roma crolla, passano appena tre minuti e l'Atalanta raddoppia: Padoin dalla sinistra serve Doni che in scivolata batte l'estremo difensore giallorosso, anticipando Mexes e Juan. Al 15' arriva la terza rete, e la doppietta per Doni, che semina il panico sulla sinistra, si accentra e di destro scarica in porta battendo ancora l'estremo difensore giallorosso. La Roma abbozza una reazione, con Perrotta e con Baptista, entrato al posto di Pizarro, ma ormai è troppo tardi e chiude anche in dieci per l'espulsione proprio di Perrotta che rimedia due cartellini in cinque minuti e salterà anche la gara di Siena, come De Rossi che era diffidato ed è stato ammonito.
Atalanta-Roma 3-0
Atalanta (4-4-2): Consigli; Garics, Capelli, T. Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Guarente, Padoin, Valdes (al 26' st. Parravicini); C. Doni (al 21' st. Plasmati), Floccari (al 42' st. Defendi). A disp. Coppola, Peluso, Pellegrino, Cerci. All. Del Neri
Roma (4-4-2): Doni; Motta, Mexes, Juan, Tonetto; Perrotta, De Rossi, Pizarro (al 14' st. Baptista), Brighi; Totti, Vucinic. A disp. Artur, Loria, Diamoutene, Filipe Ribeiro, Bertolacci, Montella. All. Spalletti
Arbitro: Morganti
Marcatori: all'8' st. Capelli, all'11' e al 15' st. Doni
Note: espulso Perrotta al 44' st. per doppio giallo.
Juventus-Sampdoria. Il primo gol del 2009 di Amauri serve decisamente poco alla Juve, fermata sull'1-1 da una Samp arrembante ma anche fortunata. Che sblocca il risultato con Pazzini (geniale l'assist di Cassano), ma poi soffre, subisce il pari dei bianconeri e si salva solo per caso, con pali e traverse a favore sulle conclusioni di Nedved (due) e del solito Del Piero. Una giornata storta per la Juventus che gioca come sa, ma forse con poca cattiveria. E si salva affidandosi ai suoi uomini più esperti, i campioni che nonostante tutto ancora credono nello scudetto. La coppia Pazzini-Cassano in avvio incanta l'Olimpico con un'azione da manuale: verticalizzazione del barese e destro vincente dell'ex viola. Buffon è battuto. La Juve è in salute e per niente disposta a subire. Sfortuna sfacciata quella che si accanisce con Nedved che al 40' salta Castellazzi ma calcia sul palo, e due minuti dopo di testa, gira sulla traversa una bella punizione di Tiago.
Nella ripresa Ranieri si gioca la carta Giovinco, che va a sinistra con Nedved spostato al centro. Una soluzione che rende decisamente più fluida la manovra bianconera, anche se è la Samp a sfiorare il raddoppio con un traversone di Cassano deviato sul palo da Molinaro. È la svolta della partita, perché pochi minuti dopo il legno del barese, arriva il pari bianconero con Amauri (non segnava dallo scorso 21 dicembre, ndr), che di testa mette alle spalle di Castellazzi un traversone da sinistra di Giovinco. Ma non basta, perché la Juve vuole tener vivo il campionato. Vuole i tre punti, ma quando Del Piero su calcio di punizione centra la seconda traversa della giornata, capisce che la giornata non è quella giusta. Finisce 1-1, e la festa è tutta blucerchiata.
Juventus-Sampdoria 1-1
Juventus (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro; Camoranesi (23' st Marchionni), Tiago (44' st Marchisio), Poulsen (1' st Giovinco), Nedved; Del Piero, Amauri. A disp. Manninger, Chiellini, Ariaudo, Ekdal. All. Ranieri
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello (25' st Ferri), Raggi (13' st Da Costa); Padalino, Sammarco, Palombo, D. Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano (31' st Ziegler). A disp. Mirante, Dessena, Mustacchio, Marilungo. All. Mazzarri
Arbitro: Orsato
Marcatori: 11' pt Pazzini, 16' st Amauri
Genoa-Fiorentina. Incredibile ma vero: il Genoa pareggia una gara dominata per 56 minuti subendo la rete del 3-3 di Mutu a pochi secondi dal fischio finale, dopo quattro minuti di recupero. I rossoblu, in dieci dalla mezz'ora del primo tempo, avevano archiviato la gara con la Fiorentina all'11 della ripresa quando Milito su rigore, portava a 3 le reti di vantaggio sui viola. Con un bottino del genere nessuno poteva immaginare un finale così rocambolesco determinato da una veemente reazione da parte della squadra di Prandelli capace di rimontare il pesante passivo fino al pareggio finale. Protagonista del pari, Adrian Mutu, autore di una doppietta. «Eravamo giù per terra, poi siamo stati bravi a crederci. Loro hanno giocato benissimo – ha detto l'attaccante viola – e nel primo tempo il Genoa è stato strepitoso. Noi, però, abbiamo avuto più cuore e più carattere».
Genoa-Fiorentina 3-3
Genoa (3-4-3): Rubinho; Biava, Ferrari, Bocchetti; M. Rossi (32' st Vanden Borre), Thiago Motta, Juric, Criscito; Mesto (24' st Papastathopoulos), Milito, Palladino (1' st Milanetto). A disp. Scarpi, Modesto, Olivera, Jankovic. All. Gasperini.
Fiorentina (4-3-3): S. Frey; Comotto (32' st Bonazzoli), Gamberini, Dainelli, Vargas; Kuzmanovic (8' st Semioli), Donadel, Montolivo; Jovetic; Gilardino, Mutu. A disp. Storari, Zauri, Pasqual, Kroldrup, Gobbi. All. Prandelli.
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 12' pt Thiago Motta, 38' pt Palladino, 11' st rig. Milito, 15' st rig., 35' st e 49' st Mutu.
Note: espulso al 30' pt Biava per doppia ammonizione.
Reggina-Palermo. La Reggina fa poker, di pareggi, mentre il Palermo interrompe la striscia di due sconfitte lontano dal Barbera. Un risultato che serve a poco, soprattutto ai calabresi che guadagnano un punto solo sul Lecce. Risultato sostanzialmente giusto anche se è stato il Palermo a fare la partita mentre la Reggina si è limitata a difendere.
Reggina-Palermo 0-0
Reggina (3-5-2): Campagnolo (34' pt Puggioni), Cirillo, Valdez, Santos, Krajcik (7' st Sestu), Barreto, Carmona, Barillà (18' st Hallfredsson), Costa, Di Gennaro, Corradi. A disp, Alvarez, Cascione, Rakic, Stuani. All. Orlandi.
Palermo (4-3-1-2): Amelia, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Guana (43' st Savini), Liverani,
Migliaccio, Simplicio, Cavani (47' st Tedesco), Miccoli (31' st Succi). A disp. Ujkani, Cossentino, Misuraca, Morganella. All. Ballardini.
Arbitro: Ayroldi
Siena-Udinese. Tutto nella ripresa: Maccarone porta in vantaggio i bianconeri toscani (ribadendo in rete un rigore respinto da Handanovic) e Di Natale segna il pari. Maccarone e Di Natale. Botta e risposta e 1-1 tra Siena e Udinese. Sempre loro. Il primo in otto giorni è tornato protagonista con due gol, l'azzurro invece è andato a segno per la terza volta nelle quattro partite della rinascita della squadra di Marino.
Siena-Udinese 1-1
Siena (4-3-3): Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (1' st M. Coppola), Galloppa; Maccarone, Ghezzal, Amoruso (1' st Kharja). A disp. Eleftheropoulos, A. Rossi, Ficagna, Jarolim, Calaiò. All. Giampaolo.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Ferronetti (12' pt Zapata), Coda, Felipe, Pasquale; Inler, Obodo, Asamoah; Pepe (17' st Sanchez), Quagliarella, Di Natale (42' st Isla). A disp. Belardi,
Domizzi, Zimling, Floro Flores. All. Marino.
Arbitro: Pinzani
Marcatori: 5' st Maccarone , 27' st Di Natale
Chievo-Catania. Zenga stava già festeggiando il successo quando Colucci (era il secondo minuto di recupero) ha insaccato la rete del pari. I siciliani non vincono in trasferta da quasi due anni e dopo il rigore in avvio realizzato da Ledesma e tanto catenaccio, per gli etnei sembrava arrivata la giornata della vittoria. Invece la volontà e e la voglia di rivincita di Colucci, un ex, ha regalato il pari.
Chievo-Catania 1-1
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Morero (39' st Bogdani), Scardina, Mantovani; Luciano (28' st M. Esposito), Rigoni (40' pt G. Colucci), Italiano; Pinzi; Makinwa, Pellissier. A disp. Squizzi, Moro, Sardo, Marcolini. All. Di Carlo.
Catania (4-5-1): Bizzarri; Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano (27' st Silvestri); Izco (18' st Martinez), Biagianti, P. Ledesma, Baiocco, Gia. Tedesco; Morimoto (41' st Carboni). A disp. Kosicky, Llama, Mascara, Paolucci. All. Zenga.
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 10' pt rig. Ledesma, 47' st Colucci
Cagliari-Lecce. Il Cagliari batte il Lecce e vola al settimo posto. I sardi vincono 2-0 in casa e approfittano del mezzo passo falso del Palermo, fermato in trasferta dalla Reggina. Pareggi anche in Chievo-Catania e Siena-Udinese. Al Sant'Elia, i sardi conquistano i tre punti grazie a due gol messi a segno nella ripresa. Il risultato si sblocca subito dopo l'intervallo: sugli sviluppi di un corner, la palla arriva sui piedi di Fini, che beffa Benussi con un destro al volo. Il gol della sicurezza lo segna Matri nel quarto ed ultimo minuto di recupero: l'attaccante, subentrato ad Acquafresca al 69', finalizza un'azione di contropiede del Cagliari con un sinistro che passa sotto le gambe di Benussi e termina in rete.
Cagliari-Lecce 2-0
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; F. Pisano, Canini, Bianco, Agostini; Fini, Conti, Parola (36' st Lazzari); Cossu; Acquafresca (24' st Matri), Jeda. A disp. Lupatelli, Matheu, Astori, Ragatzu, Mancosu. All. Allegri
Lecce (4-3-1-2): Benussi; Polenghi (39' st Papadopoulos), Stendardo, Fabiano, Giuliatto; Edinho, Zanchetta (16' st Papa Waigo), Ariatti; Giacomazzi; Castillo (10' st Tiribocchi), Cacia. A disp. Rosati, Schiavi, Angelo, Ardito. All. Beretta
Arbitro: Stefanini
Marcatori: 4' st Fini, 49' st Matri
Domenica
Atalanta-Roma 3-0
6' st Cappelli, 10' st Doni, 13' st Doni
Cagliari-Lecce 2-0
3' st Fini, 47' st Matri
Chievo-Catania 1-1
8' pt Ledesma (rigore), 47' st Colucci
Genoa-Fiorentina 3-3
11' pt Motta, 37' pt Palladino, 8' st Milito (rigore), 10' st Mutu (rigore), 35' st Mutu, 47' st Mutu
Juventus-Sampdoria 1-1
9' pt Pazzini, 16' st Amauri
Reggina-Palermo 0-0
Siena-Udinese 1-1
4' st Maccarone, 26' st Di Natale
Inter-Milan 2-1
29' pt Adriano, 43' pt Stankovic, 26' st Pato
Gli anticipi di sabato
Lazio-Torino 1-1
Napoli-Bologna 1-1
Classifica
Inter 56
Juventus 47
Milan 45
Fiorentina 42
Genoa 41
Roma 40
Cagliari 37
Palermo, Atalanta 36
Napoli 35
Lazio 32
Udinese 31
Catania, Siena 27
Sampdoria 26
Bologna 23
Lecce 22
Torino, Chievo 20
Reggina 16
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